Due chiacchiere con Ruggero Sartori di Edil Gimmy Srl
Al volante della sua auto, fermo a un semaforo, aveva un chiodo fisso: come sarebbe riuscito a restaurare le capriate in legno a doppia testa della cupola di Villa La Rotonda? Ecco il primo bel grattacapo di Ruggero Sartori, impresario di Edil Gimmy oggi alle prese con la storica Villa Donà di Motta. Come si concluse quella vicenda?! Con un’illuminazione che causò una partenza avventata da quell’incrocio… così l’auto finì al macero ma l’inghippo sulla cupola venne brillantemente risolto.
Al tempo dei lavori in Villa La Rotonda, Ruggero aveva solo 19 anni e quello era un incarico di grande responsabilità. Molti altri ne seguirono: conoscete ad esempio il Castello del Principe Gonzaga, nei pressi del monastero delle suore di clausura di Monte Berico? Celebre perché vi soggiornò anche il Gen. Luigi Cadorna, comandante supremo dell’esercito Italiano.
Ruggero ha preso parte anche ai lavori di restauro di Palazzo Trissino-Lanza, in Contrà Riale a Vicenza, e di Villa Chiericati-Lambert di Longa di Schiavon (VI). Ci racconta che la villa ha un’anima musicale: al suo interno sono state allestite sale studio e di registrazione, gestite in collaborazione con la Fenice di Venezia. A Motta di Costabissara ora Ruggero si sta occupando della prima fase di restauro della villa, la sua messa in sicurezza: fondazioni, demolizioni di tutte le parti degradate, il nuovo tetto, i ponteggi.
Restauri e ristrutturazioni sono senza ombra di dubbio il lavoro della sua vita, costruito mattone su mattone, con dedizione e grande inventiva e presidiando di persona tutti i suoi cantieri. Ci dice: “Se pension o non pension?! …mi digo, moro in cantiere!” Allora noi al Sig. Ruggero auguriamo lunga vita!
